Data / Ora
Date(s) - 06/06/2015 - 07/06/2015
10:00 am - 5:00 pm
Luogo
Palazzo Tentorio
Categorie
Dalle 10.00 – Palazzo Tentorio, Piazza G. Mazzini, 28 Canzo (CO)
VISITA ALLA MOSTRA DELLA MAPPA DI COMUNITA’ DELLA VALASSINA E DELL’ALTA BRIANZA
Intervengono: Giulia Caminada Insegnante e Membro del Comitato Scientifico dell’Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei, Giacomo Rizzi – Professore I.C. “G. Segantini” di Asso (CO)
Maria Serratore – Preside I.C. “G. Segantini” di Asso (CO)
La mappa di comunità è uno strumento con cui gli abitanti di un determinato luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. Evidenzia il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro.
Una piccola e preziosa mostra, ideata dagli alunni e dai docenti dell’I.C. di Asso (CO).
A seguire
“LA SPERADA E L’ ABBIGLIAMENTO POPOLARE LOMBARDO”
Intervengono: Giulia Caminada – Insegnante e Membro del Comitato Scientifico dell’Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei, Alberico Guerzoni – storico, Luigi Sara – Presidente Gruppo Folkloristico “Renzo e Lucia” di Milano
Nella descrizione di Lucia del Manzoni possiamo ben riconoscere la sperada che descrive un’immagine della protagonista de “I promessi sposi” ormai assunta come collettiva. Secondo la tradizione popolare, la sperada accompagnava la vita della ragazza, scandendone i momenti più importanti, e dichiarando alla società in cui essa viveva quale fosse in quel preciso momento la sua condizione, sociale, civile e, qualche volta, rivelando anche molto sui rapporti familiari e sociali. La sperada è la più ricca e articolata acconciatura che si fondava sull’uso di «argenti da testa» e gli argenti da testa, primo fra tutti la sperada, trovavano ragion d’essere nel complesso del costume popolare, sia da un punto di vista funzionale.
Un percorso ricco e approfondito sull’ abbigliamento popolare lombardo
13.00 – Pranzo presso Pizzeria Green Six – Piazza Giovanni XXIII 2 – 22035 Canzo, centrogreensix@yahoo.it, (+39)031 682310
15.00 – Anfiteatro del Parco Barni, Canzo (CO)
“APPARTENERE AL TERRITORIO, APPARTENERE ALLA COMUNITÀ. STIMOLI PER CRESCERE INSIEME”
Intervengono: Biagio Bellonesi e Mario Ferretti – D.O.C. Società Coopertaiva Sociale
Il verbo “appartenere” porta con sé l’idea di fare parte di qualcosa, ma anche di fare una parte. Un territorio cresce e si sviluppa culturalmente quando riesce a creare appartenenza e riesce a tenere dentro la storia di tutti i suoi cittadini che al contempo raccontano la storia di quella comunità di quel territorio.
Uno scambio, un legame, un nodo che se tagliato ci lascia senza radici e che ci obbliga a vagare nella ricerca del nostro luogo, simbolico o fisico che sia.
17.00 – Anfiteatro del Parco Barni, Canzo (CO)
“INDOVINA CHI VIENE A CENA? – Conversazione sui nuovi cittadini e i modelli di interazione”
L’esperienza di relazione con i nuovi cittadini del progetto “Indovina chi viene a cena?” incontra il territorio lombardo e i suoi attori sociali, le sue famiglie migranti.
Ore 20: Cena presso Casa di Riposo (a cura della Compagnia dei Nost)
21.00 – Piazza del Comune, Canzo (CO)
MICO CORAPI E VITTORIA AGLIOZZO IN CONCERTO
I due musicisti presentano “Synánti̱si̱ ” ( che in greco significa “incontro”), un piccolo estratto del lavoro della Banda Corapi, che, partendo dai suoni della tradizione Calabrese, in particolare dell’area Jonica si apre all’incontro con altre aree del mediterraneo e non solo.